Vittore Pelli (1798-1874)
Figlio di Cipriano Pelli di Aranno e Orsola Maddalena Ruggia di Morcote, nel 1832 Vittore Pelli sposò Orsola Avanzini di Curio (1812-1890) da cui ebbe il figlio Antonio. “Studia presso i Somaschi di Lugano, poi nel collegio dei Serviti di Mendrisio. Dal padre apprende il disegno e perfeziona le sue conoscenze all’Accademia di Belle Arti di Venezia, allievo di Giuseppe Borsato (1770-1849). Dopo gli studi rimane per qualche tempo a Venezia dove lavora come scenografo” (Devincenti, Navone 1994, p. 43). Nel gennaio 1824 viene ingaggiato, con un contratto triennale, come scenografo per il Teatro di Odessa, dove risiede e lavora sino al 1831, quando rientra a Venezia sollecitato dallo zio Antonio Ruggia. Scarse, purtroppo, le testimonianze del suo soggiorno sulle rive del Mar Nero conservate nell’archivio familiare: testimonianze che si possono riassumere nella breve descrizione della città contenuta nel diario di viaggio, pubblicato integralmente in Memorie 1932, e due disegni della scenografia per la Semiramide di Gioachino Rossini, risalenti al 15 e 16 luglio 1829, dunque per la seconda rappresentazione odessita dell’opera (Nicolò 2018/2019, p. 199). Opera che aveva già inaugurato la stagione teatrale il 31 agosto 1826 (data del calendario gregoriano), dopo la trasformazione dei decori interni da parte di Luigi Guidi e dello stesso Pelli (Cenni storici 1827, p. 63; la trasformazione era stata resa possibile dalla chiusura temporanea del teatro seguita alla morte di Alessandro I; cfr. Memorie 1932). Tornato a Venezia vi rimase, lavorando come scenografo e vedutista, sino al 1845, quando rientrò ad Aranno, suo paese natale, per poi trasferirsi a Pura, dove stabilì definitivamente, dal 1869, la sua dimora.
Fonti bibliografiche
_ Cenni storici intorno alle lettere invenzioni arti commercio e spettacoli teatrali per l’anno 1826 al 1827, t. VI, Bologna [1827].
_ Memorie di me Vittore Pelli d’Aranno, “Bollettino Storico della Svizzera Italiana”, serie III, a. VII, 1932, n. 3, pp. 89-112.
_ C. Palumbo-Fossati, Aranno ed alcuni episodi della sua emigrazione artistica, “Almanacco Malcantonese e bassa Valle del Vedeggio”, 1973, pp. 117-133.
_ G. Devincenti, N. Navone, Gli uomini. Schede biografiche degli emigranti malcantonesi in Russia, in B. Croci-Maspoli, G. Zappa (a cura di), Le maestranze artistiche malcantonesi in Russia dal XVII al XX secolo, Firenze 1994, pp. 43-45.
_ V. Vergerio-Guerra, Due generazioni di artisti malcantonesi nella Venezia di fine Settecento. Cipriano Pelli, 1750-1822, Vittore Pelli, 1798-1874, catalogo della mostra (Lugano, Museo Cantonale d’Arte, 23 ottobre-22 novembre 1998), Lugano 1998.
_ M.I. Biggi, Vettor Pelli di Aranno. Pittore di scenografie a Venezia, in Giorgio Mollisi (a cura di), Svizzeri a Venezia nella storia nell’arte nella cultura nell’economia dalla metà del Quattrocento ad oggi, “Arte & Storia”, a. VIII, n. 40, settembre-ottobre 2008, pp. 442-447.
_ E. Pelli, G.G. Carbonetti, Vittore Pelli (Aranno 1750-1822), ivi, pp. 450-451.
_ E. Pelli, L’emigrazione artistica della famiglia Pelli di Aranno: dal XVII al XIX secolo, Lugano 2018.
_ C. Nicolò, Percorsi nella storia di Semiramide: dal primo allestimento alla Rossini-Renaissance, dissertazione dottorale in Scienze del testo letterario e musicale, Università degli Studi di Pavia, XXXI ciclo, a.a. 2018/2019.
Autore: Nicola Navone
Versione del: 03.07.2022